Cos’è l’emorragia subaracnoidea (ESA) e cosa comporta?
L’emorragia subaracnoidea è lo stravaso di sangue nello spazio subaracnoideo (spazio compreso tra la l’encefalo e l’aracnoide).
Ha due tipi di eziologia: traumatica e spontanea. Nel secondo caso la causa principale è la rottura di un aneurisma cerebrale (80% dei casi). Le altre cause sono:
- rottura di malformazioni artero-venose;
- tumori sanguinanti;
- traumi;
- farmaci anticoagulanti;
- droghe tra cui la cocaina;
- evoluzioni emorragiche di ischemie cerebrali.
È una grave condizione che presenta una mortalità del 51%, già nelle prime 24 ore dall’evento.
La mortalità a 2 settimane dall’evento è molto alta.
Il 46% delle persone che sopravvivono, sviluppano disabilità gravi.
Quali sono i sintomi di ESA?
I sintomi si dividono in tipici ed atipici. I sintomi tipici, che si manifestano nel 50% dei casi, sono:
- cefalea severa (“la peggiore cefalea che abbia mai provato”);
- nausea e vomito;
- meningismo;
- alterazione dello stato di coscienza fino al coma;
- sintomi neurologici focali;
- fotofobia, emorragie retiniche;
- paralisi dei nervi cranici;
- emorragia subialoidea (sindrome di Terson).
Nell’altra metà dei pazienti i sintomi sono atipici, molto più aspecifici: cefalea sentinella, solitamente nelle 3 settimane che precede l’evento emorragico, stato confusionale.
Quali sono le complicanze dell’ESA?
Le complicanze dell’ESA sono:
- il risanguinamento (mortalità del 75%), che ha una maggiore frequenza tra le 24-48 ore e dopo 2 settimane dall’evento.
- l’idrocefalo, dovuto all’accumulo di sangue nei ventricoli cerebrali con alterazione del normale flusso del liquido cefalorachidiano.
- il vasospasmo (contrazione delle arterie cerebrali dovuta ad irritazione da parte del sangue che si accumula nello spazio subaracnoideo), che subentra solitamente tra il 4° e il 17° giorno e porta all’ischemia cerebrale.
Qual è il trattamento dell’ESA?
La gestione di un’emorragia subaracnoidea richiede il ricovero in ambito ospedaliero e si basa su uno stretto controllo delle funzionalità vitali e sulla gestione delle complicanze sovracitate. Nel caso in cui la causa del sanguinamento sia la rottura di un aneurisma è fondamentale il trattamento dello stesso, per via chirurgica o endovascolare (vedi Aneurismi Cerebrali).