Cosa sono gli aneurismi?
Gli aneurismi cerebrali sono delle dilatazioni della parete di un vaso che si formano a causa di vari fattori: delle alterazioni della parete vasale e delle cause emodinamiche. L’incidenza di tale patologia è difficile da stimare, perchè varia notevolmente tra i vari stati (è massima in Finlandia e Giappone). Le donne sono più colpite degli uomini.
Dove si formano?
Si fomano sui vasi del circolo intracranico, con maggiore frequenza a livello delle biforcazioni arteriose.
Perche si formano?
Spesso non esiste una causa specifica, ma ci sono diversi fattori che contribuiscono alla loro formazione:
Quali sono i sintomi?
La maggior parte degli aneurismi sono asintomatici. Quelli di grandi dimensioni o anche di piccole-medie dimensioni ma localizzati in aree determinate dell’encefalo possono dare sintomi da compressione:
- Seno cavernoso: paralisi dei nervi cranici
- Segmento oftalmico di carotide interna: amaurosi
- Arteria comunicante posteriore o aneurisma dell’angolo SCA/P1: paralisi del III nervo cranico
Tuttavia il problema principale di questa patologia è il rischio di rottura, responsabile dell’emorragia subaracnoidea.
Qual è il rischio che un aneurisma si rompa?
Si stima che la prevalenza degli aneurismi cerebrali sia del 5% circa. Ciò significa che 5 persone su 100 hanno un aneurisma cerebrale.
L’incidenza dell’emorragia subaracnoidea aneurismatica (e quindi il numero di aneurismi che si rompono) varia da 8 a 16 persone su 100’000 (con un valore medio di 10/100’000).
Quindi sulla base delle statistiche 1 aneurisma su 500 si rompe.
Ovviamente sono stati identificati diversi parametri che influiscono sul rischio di rottura, pertanto è fondamentale, qualora si venga a conoscenza di avere un aneurisma cerebrale, rivolgersi ad un neuroradiologo interventista e/o un neurochirurgo, per valutare se ci sia necessità di un trattamento.
Qual è la storia naturale di un aneurisma?
Gli aneurismi possono rimanere invariati nel tempo, risolversi spontaneamente (nei rari casi in cui vanno incontro a trombosi), aumentare di dimensioni o rompersi.
La rottura di un aneurisma è un evento molto grave che richiede un intervento urgenze.
Gli aneurismi rotti e non rotti rappresentano due entità patologiche completamente diverse, con differente necessità di trattamento e diversi problemi gestionali.
Come si trattano gli aneurismi?
Laddove necessario le opzioni sono:
- la chirurgia, che consiste nella chiusura dell’aneurisma attraverso un accesso transcranico
- trattamento endovascolare, che e una tecnica mininvasiva, che richiede solo un piccolo accesso vascolare sull’arteria femorale. Si basa sull’utilizzo di strumenti come spirali metalliche o stent che bloccano o riducono notevolmente il flusso all’inteno dell’aneurisma determinandone la chiusura.